Taci, barattolo roseo, paffuto neonato
di crema lanolina, invadente macerata.
Torci la pelle del ventre per sentirne il
puffore e schianto di secco ti trovi.
Ma perché, chiede l’occhio, il pero imbianca
e imbiancano i giorni, senza alea di rimasuglio
e senza più respiro rimane il gradino
e la soglia più non oltrepassa il giorno?
C’è un giro di quadro che compie un gran cerchio
lo dice il nonno al pitone, e ride dei tuoi sentiri,
delle tue starne e del movente.
Tutti i delitti sono puniti, ma uno non lo è,
quello del primo respiro che aspetta
l’ultimo e pavesce intervalli di abbandono.
23/01/05