Vorresti sconfitto gridare
e balzare di sedia in sedia
per sfogare, nemico, l’impotenza
sui volti svanendo il tuo sguardo.
Un torbido spiraglio ti vede
quando ripensa l’occhio, un po’ amaro,
che l’uomo da sempre t’è avverso.
Non illuderti: pace
è parola, nuda, impotente,
un gemito, l’ultimo
gemito
del silenzio.
(1985)