Le storie scritte nelle storie
sono sempre più medesime,
libri autunnali battuti dalle ore.
Quando caddero campane
senza rullio di Hokker
anche il finnico rise.
E la sfera è più levigata
il centro più seta
carte di riso e ikebana.
Se questa putrescenza
ricercata da una sola storia,
il cammino impossibile,
avesse la parola di nuvola
uniforme a schermare il sole
e rotta umanità a scaldarsi,
la geniale idea del riso
latrerebbe sulle agonie fogliari,
precipitazioni innocue, tutte intarsi
interiori.
Certo smetteresti le ansie di tutti
e comportamento chiuderesti il tempo,
culti solari e mitraici.
Secca pur troppo è la difesa:
senza vento e distese d’erba
a che vale accendersi?
(1988)